giovedì 27 novembre 2014

Farmaci e xerostomia, un rapporto complesso


Sono tante le possibili cause di secchezza delle fauci e tra queste anche i farmaci possono giocare un ruolo significativo. Una rapida retrospettiva sui possibili meccanismi d'insorgenza del problema viene effettuata in risposta ad una questione di un lettore e si conferma che la xerostomia può essere addebitata in primo luogo a forme patologiche autoimmuni che distruggono progressivamente le ghiandole salivari, così come che può essere aggravata dal consumo di elevate quantità di alcolici e dal tabagismo. La carenza di saliva, peraltro, può incidere sulla masticazione e sulla fonazione ma soprattutto, visto l'elevato contenuto di calcio e fosfati, contribuisce alla remineralizzazione delle lesioni cariose precoci. Viste queste basi di tipo anatomo-fisiologico, può essere utile ricordare che anche le terapie farmacologiche, seppur raramente e soprattutto dopo trattamenti cronici, possono dar luogo a qualche problema in questo senso. Vanno considerati come potenzialmente in causa in caso di xerostomia farmaci ad azione anticolinergica, come ad esempio alcuni antidepressivi, gli antipsicotici, alcuni medicinali anti-Parkinson. Inoltre può capitare che il paziente riferisca xerostomia in trattamento con beta-bloccanti o diuretici, oppure anche quando la cura viene effettuata con anti-ansia. Va comunque ricordato che l'effetto dei farmaci è reversibile.