venerdì 22 maggio 2015

La diagnosi di tumore si farà con una App?


A prima vista può sembrare un sogno. Ma non lo è. In futuro, forse, per fare lo screening del tumore maligno del collo dell'utero potrebbe arrivare grazie ad una semplice app dello smartphone. A farlo pensare è l'applicazione studiata a Boston, che potrebbe essere di grande utilità nei Paesi del terzo mondo dove la forma tumorale è particolarmente diffusa e le potenzialità di screening possono risultare estremamente complesse. Secondo quanto riporta la rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze americana Pnas, la diagnosi a distanza potrebbe essere possibile grazie ad un semplice campione di sangue o tessuto che viene fotografato dallo smartphone per essere inviato poi ad un server dove vengono decodificate le immagini. Attenzione però: lo smartphone non è in grado di offrire immagini come un microscopio, e quindi diventa necessario "segnalare" le potenziali unità maligne. Questo viene fatto attraverso microsfere che vengono aggiunte ai campioni, e "colorano" diversamente le cellule maligne perché si agganciano ad essere. I potenziali vantaggi della tecnica sono molteplici, a partire dal costo, che potenzialmente potrà abbassarsi ma già oggi è molto competitivo: 1,70 euro per controllo.
Da edott

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