Più forti contro il tumore del colon
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Prevenzione più diagnosi precoce: con questa combinazione si può davvero puntare a contrastare l'avanzata del carcinoma del colon, oltre 30.000 casi l'anno in Italia. A disegnare i percorsi per riconoscere rapidamente un'eventuale lesione è Giovanni Milito, docente di Chirurgia Generale all'Università Tor Vergata di Roma, che ricorda come a 50 anni sarebbe necessario sottoporsi ad una colonscopia, anticipando questo prima controllo a 40 anni in caso di genetica familiare. Se l'esito del test è negativo, si può rifare dopo 5 anni. se invece vengono ritrovati polipi, il monitoraggio deve essere più concentrato nel tempo. In fase di screening nei soggetti che non presentano alcun sintomo può avere significato anche la colonscopia virtuale, meno fastidiosa. Tuttavia con questo esame non si può valutare bene la mucosa e soprattutto non si può ovviamente procedere all'asportazione di eventuali lesioni come avviene con il classico test. Mentre i chirurghi diventano sempre più precisi e meno invasivi con le tecniche operatorie grazie alla diffusione degli interventi per via laparoscopica anche in caso di neoplasie, per il futuro secondo gli esperti i passi avanti verranno dalla ricerca genetica. Nell'attesa, meglio ricordare le regole preventive: dieta ricca di scorie, controllo del peso e attività fisica regolare.
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