L’elettricità per combattere il dolore neuropatico
Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento
Stimolare elettricamente la corteccia cerebrale nella sua parte motoria può aiutare a contrastare la cosiddetta "sindrome da arto fantasma", una delle forme di dolore neuropatico più complesse da affrontare, che è collegata ad una percezione di dolore originante da un braccio o una gamba che sono state amputate. E' l'incoraggiante conclusione di una ricerca condotta all'Università Bicocca di Milano in collaborazione con l'Università di Harvard di Boston, pubblicata sulla rivista Pain. Lo studio ha dimostrato che le stimolazione elettriche a basse intensità e del tutto indolori possono indurre un calo o anche la completa eliminazione del dolore nei pazienti. Si tratta di un'opportunità di trattamento in più di queste forme algiche che purtroppo, anche per la loro complessità, vengono attualmente curate con estrema difficoltà. Queste forme di dolore possono anche non trovare soluzioni da alcun trattamento, anche perché fin dalla sua origine il dolore è "sbagliato", ovvero nasce da segnali neurologici non corretti. Il dolore neuropatico è completamente sganciato da un eventuale organo che lo può originare, come prova la presenza della sindrome da arto fantasma in cui addirittura il paziente riferisce il dolore a una parte amputata. E per questo il meccanismo che lo genera è collegato esclusivamente al sistema nervoso che in pratica, sbagliando, crea uno stimolo difficile da combattere tanto che anche la morfina può a volte non bastare per contrastare le algie e migliorare la qualità di vita dei malati.
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