domenica 27 gennaio 2013
Un nuovo farmaco sperimentale derivato da una pianta velenosa potrebbe uccidere le cellule cancerogene
Un nuovo farmaco sperimentale derivato da una pianta velenosa potrebbe uccidere le cellule cancerogene. A sostenerlo è uno studio realizzato dalla Johns Hopkins Cancer Center negli Usa, condotto dal dottor Johm Isaacs e pubblicato recentemente sullo Science Translational Medicine. La pianta in questione è la Thapsia Garganica, che contiene una sostanza in grado di contrastare i tumori, soprattutto quelli alla prostata. La pianta produce la tapsigargina, sostanza tossica conosciuta fin dall'antica Grecia.
Da questa sostanza, i ricercatori sono riusciti a ricavarne un farmaco, denominato G202, per il trattamento medico dei tumori. Il farmaco è stato prodotto modificando chimicamente la tapsigargina in modo da detossificarla: "Il nostro studio ha permesso di riprogrammare le molecole di questo veleno in modo da renderele inoffensive per i tessuti sani. Una volta giunti alle cellule del cancro, la tossicità viene riattivata e le cellule dannose vengono uccise", ha dichiarato Samuel Denmeade, ricercatore a capo dello studio.
Attualmente il farmaco è in fase sperimentale. Testato su 29 pazienticon carcinoma prostatico in fase avanzata, ha dato buoni risultati dopo un trattamento di 30 giorni, riducendo le dimensioni delle cellule cancerogene del 50%.
Come agisce il farmaco? La sostanza raggiunge il tumore senza danneggiare i tessuti sani. Viene rilasciata poi una proteina che inibisce la protezione che fa da scudo al tumore, in questo modo il farmaco G202 può andare all'attacco.
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