Metastasi da tumore del colon: una strategia per arrestarle?
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Nel 20 per cento circa dei casi di metastasi epatiche da tumore del colon-retto il trattamento farmacologico con inibitori dell'Efgr consente di bloccare lo sviluppo delle cellule neoplastiche. Purtroppo però questa azione si realizza solo per un certo periodo di tempo, poi le cellule sviluppano resistenza e quindi diventano in pratica insensibili alla terapia, riprendendo a svilupparsi. Ora uno studio italiano dimostra che grazie all'associazione di questi farmaci con i Mek-inibitori si riesce ad ottenere un completo stop della riproduzione delle unità metastatiche, ottenendo, almeno in vitro su cellule prelevate da biopsie epatiche, il completo blocco della replicazione delle cellule maligne. Ad aprire la porta alla speranza è una ricerca tutta italiana, condotta all'Università di Torino, all'Irccs di Candiolo e all'Ospedale Niguarda di Milano e coordinata da Sandra Misale e Alberto Bardelli, apparsa su Science Translational Medicine. In pratica l'approccio combinato prevede di attaccare le metastasi sia agendo a a monte del percorso di sviluppo cellulare, sia, appunto con i Mek-inibitori, a valle del processo. Per ora siamo solo in provetta e ora si tratta di provare anche nei malati questa realtà, che apre la strada a nuove speranze di arrestare l'avanzata di uno dei più temuti big-killer. "Per questo sta per partire un primo studio clinico su circa 80 pazienti con metastasi resistenti alla terapia, in cui verrà valutato l'effetto di questa "doppietta" - precisa Bardelli. La ricerca si svolgerà da noi a Candiolo e al Niguarda di Milano e la speranza è che quanto osservato in laboratorio si ripeta anche al letto del malato".
Metastasi da tumore del colon
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