sabato 4 maggio 2013

Il menù dei sogni d’oro

Il menù dei sogni d’oro 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento 



Mangiare bio fa bene al sonno. E' quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Santa Clara, in California pubblicato da Psychological Reports. Ne parla Salute del Corriere della Sera. I ricercatori hanno sottoposto a 49 studenti un questionario sulla frequenza di consumo di certi alimenti ed un test per indagare le caratteristiche dei sogni. «Si è così visto che gli studenti che dichiaravano di mangiare alimenti biologici riportavano sogni più frequenti, più sogni ricorrenti che, con significativa frequenza riguardavano l'acqua e il volo e, in generale, sogni più piacevoli rispetto agli studenti che preferivano alimenti tipici dei fast food. Tutto questo ha condotto gli autori a due tipi di osservazioni: la preferenza per i cibi bio potrebbe stimolare il ricordo dei sogni, mentre cibi meno salutari potrebbero ridurlo. Inoltre una dieta ricca di grassi saturi potrebbe aumentare i sogni poco piacevoli». «Una delle ipotesi avanzate dagli autori della ricerca, per spiegare queste correlazioni, che restano da approfondire, si riallaccia all'importante influenza esercitata dall'alimentazione sulle attività cerebrali. È infatti noto che la carenza di antiossidanti e di alcune vitamine e minerali (come i composti fenolici, la vitamina C , la E , il ferro, il magnesio) ha un effetto negativo sulle attività cerebrali, fra le quali è inclusa anche quella onirica. Mentre è stato suggerito che una dieta ricca di acidi grassi saturi e colesterolo possa influire negativamente su apprendimento e memoria. E fra le principali «colpe» attribuite ai fast food c'è proprio quella di fornire troppi grassi saturi e poche sostanze protettive, come composti fenolici, vitamine e minerali, ben presenti, invece, in frutta, verdura, cereali integrali, probabilmente ancor più se provenienti da agricoltura biologica». Ultima annotazione: è stato anche riportato che chi soffre di anoressia ha sogni meno colorati e ricorda con più difficoltà la propria attività onirica.
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