martedì 14 maggio 2013

Ricerche farmacologiche e progetti di collaborazione contro la necrosi ossea

Ricerche farmacologiche e progetti di collaborazione contro la necrosi ossea 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento

L'infarto del tessuto osseo, privato della sua componente ematica, è una delle condizioni più temute in ortopedia. Ma la scienza cerca di trovare una soluzione anche per questo problema. La buona notizia viene da Francesco Sadile, Direttore dell'Ortopedia e Traumatologia dell'Università Federico II di Napoli, nell'ambito di un convegno tenutosi nel capoluogo campano. Si stanno conducendo studi sperimentali finalizzati alla messa a punto di nuovi farmaci deputati alla rigenerazione ossea per giungere ad un trattamento per via orale in grado di migliorare la cura delle fratture. Importante, secondo gli esperti, è anche studiare il fenomeno della necrosi ossea per ridurre il numero di pazienti che debbono ricorrere alle protesi, soprattutto se in giovane età, cioè intorno ai 50 anni. Il progetto messo a punto a Napoli dallo stesso Sadile prevede un'interscambio continuo tra tutti i sanitari, specialisti e non, che prendono in esame il paziente a rischio perché con fastidi agli arti. L'obiettivo è intervenire prima che si crei la necrosi vera e propria, che spesso può diventare difficilissima da curare in fase avanzata. Il web potrebbe diventare quindi la "piazza" virtuale in cui i medici si scambiano le loro opinioni, a tutto vantaggio del paziente.
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