Via libera alla cannabis per uso terapeutico in 18 stati americani
Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento
L' "erba" diventa ufficialmente uno strumento di cura per diverse malattie. Mentre in Italia la marijuana viene considerata solo sostanza psicoattiva stupefacente illegale, negli Usa, dove pure viene classificata come droga illecita, si fa strada il suo impiego terapeutico. Accade in 18 stati oltre al distretto di Columbia, quindi, quello che in Europa sta portando avanti la Repubblica Ceca, che punta ad attribuire le licenze di coltivazione sul territorio nazionale ed acquista la sostanza dall'Olanda in via del tutto legale. L'impiego della cannabis in medicina, peraltro, appare confortato da diversi studi. Ad esempio trials clinici internazionali dimostrano l'efficacia dei principi attivi in essa contenuta nel trattamento del dolore cronico e di nausea e vomito in malati oncologici che seguono cicli di chemioterapia, oltre che nella cura del dolore neuropatico in pazienti con infezione da Hiv. Altre ricerche, seppur molto limitate, dimostrano effetti positivi dell'erba in pazienti con epilessia e sclerosi multipla o con glaucoma, pur se l'effetto è estremamente ridotto nel tempo e sarebbero necessarie più somministrazioni quotidiane. A fronte di questo, rimangono comunque i potenziali effetti indesiderati a livello cerebrale, come ad esempio possibile comparsa di perdita di memoria e ansia, oltre all'accelerazione della frequenza cardiaca.
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