sabato 22 marzo 2014

Tutti i segnali d’allarme del gioco compulsivo

Tutti i segnali d’allarme del gioco compulsivo 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento

Le cifre sono sicuramente impressionanti. Secondo una ricerca dell'Università La Sapienza di Roma sarebbero poco meno di 800.000, per l'esattezza 790.000, gli italiani esposti alla dipendenza dal gioco d'azzardo. E il numero non è certo destinato a calare nel tempo, anzi piuttosto a crescere, visto che mentre in qualche modo le sale "ufficiali" da gioco come i casinò si alleano per contrastare la diffusione del "vizio", l'offerta di slot e altre opportunità a facilissimo accesso - basti pensare in questo senso ai bar - può solo peggiorare la situazione. Importante è quindi riconoscere i segnali d'allarme di chi ha sviluppato una vera e propria ludopatia, come le ricorda Lindo Ferrari, direttore del SerT di Aosta. Ad esempio, ci vuole attenzione se la persona modifica il proprio classico stile di vita, rinuncia agli appuntamenti, non ha più le stesse abitudini. Va anche ricordato che spesso chi è entrato nel tunnel della ludopatia non giova più per il semplice divertimento, ma per ricuperare le perdite e parla praticamente solo di denaro e gioco. I soldi paiono mancare sempre e soprattutto arriva la giustificazione costante che spiega perché ogni dinamica apparentemente ludica, dal semplice gratta e vinci al bingo, diventi uno strumento per passare in tempo e vincere lo stress. Ovviamente questi segnali generali vanno poi letti nel singolo individuo e ci vuole attenzione. Quando però la persone tende a rompere le relazioni e soprattutto pare quasi non riconoscere il proprio problema, può essere sicuramente efficace l'aiuto di chi gli vive vicino per portare il ludopatico a chiedere aiuto. E' il primo passo per affrontare la situazione.
Gioco Compulsivo

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