martedì 1 aprile 2014

Sla, l’Italia individua un gene fondamentale nella genesi della malattia

Sla, l’Italia individua un gene fondamentale nella genesi della malattia 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento

Gli entusiasmi vanno frenati, anche perché passare dalla ricerca di laboratorio ad un'applicazione terapeutica non sarà né facile né rapido. Ma è certo che la ricerca italiana sulle forme familiari di sclerosi laterale amiotrofica, meglio nota con la sigla Sla o come malattia dei calciatori visto l'elevato numero di casi di patologie manifestatisi nel mondo dello sport, aggiunge un altro importante tassello alle conoscenze della scienza. La buona notizia viene dalla copertina di Nature Neuroscience, che la prestigiosa rivista dedica all'individuazione del gene "Matrin 3" da parte di un consorzio cooperativo di scienziati italiani coordinati da Adriano Chiò del Centro Sla dell'Ospedale Molinette di Torino. Il tratto di Dna che avrebbe un ruolo importante nel determinare il quadro patologico in specifiche condizioni è stato riconosciuto in famiglie con diversi soggetti che presentano la malattia neurologica associata a demenza fronto-temporale. Al momento non si può parlare di ripercussioni terapeutiche della scoperta, ma è certo che conoscere meglio le origini della Sla significa porre la basi per arrivare a meglio conoscere potenziali target farmacologici su cui agire. Siamo ancora nella fase della "ricostruzione" del mosaico, fatto di tantissimi tasselli. Ma lo stesso Chiò ricorda come grazie a quest'ultima scoperta si sia riusciti a capire che l'Rna avrebbe un ruolo centrale nella genesi della malattia e quindi potrebbe diventare "il bersaglio di farmaci complessi e intelligenti".
SLA

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