lunedì 27 aprile 2015

Quel verme riconosce il cancro?


Niente test ultrafini, nessun procedimento invasivo. Per la diagnosi precoce del tumore un aiuto potrebbe venire dalle capacità di alcuni vermi di riuscire a percepire attraverso il loro olfatto la presenza di composti rilasciati nelle urine dei soggetti che presentano una neoplasia. I vermi "detective" sono quelli della famiglia dei Caenorhabditis elegans e lo studio sulla loro capacità di individuare la presenza di neoplasie nelle urine dei malati è testimoniata da una studio condotto in Giappone e pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One. Addirittura i ricercatori orientali hanno dato un nome alla nuova tecnica diagnostica del tutto non invasiva: Nematode Scent Detection Test. In pratica l'esame si svolge in maniera molto semplice. I piccolissimi vermi si avvicinano alle gocce d'urina di chi è malato di tumore, mentre non hanno alcuna reazione quando vengono posti in prossimità di urine provenienti da persone sane. L'originale test è stata valutato su quasi 250 volontari, un decimo dei quali era effettivamente malato di tumore. La positività della risposta al test si è avuta nel 95,8 per cento dei pazienti con tumore, a prescindere dalle sedi in cui si era sviluppata la neoplasia: i vermi hanno riconosciuto sia casi di tumore allo stomaco che alla prostata, oltre che alla mammella e al pancreas. Ora si tratta solo di "approfondire" le ricerche, per tentare di capire se esistono stimoli odorosi particolari per i vermi in caso di specifici tumori. Ma la ricerca va avanti a grandi passi.

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