mercoledì 29 maggio 2013

Antiepilettici efficaci contro il cancro

Antiepilettici efficaci contro il cancro 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento 

E se la risposta contro il cancro venisse da un medicinale «vecchio», già usato per altre patologie, ma dalle inaspettate proprietà curative? E' questa la domanda che ha spinto Marco Foiani, direttore di ricerca del ciclo cellulare e stabilità del genoma all'Istituto Firc di Oncologia molecolare di Milano, e Saverio Minucci, direttore della ricerca nelle alterazioni della cromatina nella tumorigenesi dell'Istituto europeo di oncologia, a intraprendere uno studio che oggi gli è valso la pubblicazione sulla rivista Nature. I due studiosi italiani hanno indagato l'attività di due farmaci: l'acido valproico (un anti-epilettico) e la rapamicina (un immunosoppressore utilizzato nel trapianto di organi). Facilitati nei tempi di sperimentazione dal fatto che i farmaci erano già noti e in uso - ma mai indagati fino in fondo nella loro azione biologica - i ricercatori milanesi hanno scoperto che entrambe le molecole agiscono contemporaneamente su alcuni processi importanti per lo sviluppo del tumore: la risposta ai danni al Dna, l'autofagia (la capacità della cellula di auto-distruggersi) e l'acetilazione delle proteine (un processo di regolazione proteica). E' stato così dimostrato che questi tre fattori non sono indipendenti, ma lavorano in stretta correlazione e sinergia nel prevenire la formazione delle cellule tumorali. La scoperta ottenuta con questa tecnica - chiamata drug repositioning - potrebbe però rivelarsi fondamentale non solo nel campo oncologico. «Collegando l'azione dell'acido valproico e della rapaminicina con la risposta al danno al Dna, potremmo avere una chiave di lettura di alcuni risultati affascinanti, ottenuti da studiosi impegnati nella ricerca delle malattie associate all'invecchiamento», ha concluso Foiani.
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