martedì 28 maggio 2013

Malattie sessualmente trasmesse, il ritorno della sifilide

Malattie sessualmente trasmesse, il ritorno della sifilide 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento 


Giovani a rischio di malattie sessualmente trasmesse? Pare proprio di sì: si assiste ad un ritorno della sifilide e di altre patologie a trasmissione sessuale, reso più facile dalla scarsa prevenzione e dalla promiscuità. A ricordarlo è stata Barbara Suligoi, Direttore del Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, in occasione del Congresso della Società Italiana di pediatrica. I casi di sifilide, solo per fare un esempio, sono cresciuti dell'800 per cento dal 1996 al 2008. L'infezione è in crescita soprattutto tra i giovani maschi, in particolare omosessuali. La gonorrea, sempre per rimanere soprattutto nella popolazione maschile, ha invece avuto il suo punto più alto nel 2005. Oggi colpisce il 2,2 per cento dei giovanissimi, contro l'1 per 1000 registrato tra le ragazze. La prevalenza è più alta tra chi ha avuto partner multipli nei mesi precedenti. Si tratta solo di due esempi che fanno capire come il quadro da affrontare sia ancora complesso e come fondamentalmente manchino informazione e diagnosi precoce. Peraltro, la situazione non è allarmante solo in Italia. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, 111 milioni di casi di malattie sessualmente trasmesse vengono registrati ogni anno tra i giovani sotto i 25 anni, contro un totale di 448 milioni di casi.
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