sabato 15 giugno 2013

Allergia ai crostacei, un pericolo da non sottovalutare

Allergia ai crostacei, un pericolo da non sottovalutare 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento


Anche un piatto di frutti di mare o di molluschi, per quanto ben preparato, può nascondere delle insidie. Il motivo? Sono in crescita le allergie ad alcuni componenti di questi alimenti, allergie che possono risultare potenzialmente anche gravi ed arrivare a causare anche shock anafilattico. La scienza ha ormai fatto luce sugli allergeni principali presenti all'interno di questi prodotti ittici. In particolare, nei gamberetti sarebbe presente tra gli altri anche uno specifico allergene chiama proteina sarcoplasmatica calcio-legante (SCP), particolarmente temibile negli adulti: quasi tre persone su quattro potrebbero avere una reazione particolarmente intensa assumendo questa sostanza. Congiuntivite, disturbi respiratori, orticaria con prurito sono i sintomi più comuni di questa condizione, che può portare anche a situazioni cliniche più gravi come lo shock anafilattico nelle persone particolarmente sensibili agli allergeni. I sintomi si manifestano in genere molto precocemente, entro poco tempo dall'assunzione dell'alimento, e si mantengono per pochi giorni. Se per i crostacei occorre prestare attenzione, non va dimenticato che ci sono persone particolarmente sensibili all'assunzione di seppie, calamari e simili, ovvero ai molluschi. In questo caso il fenomeno allergico appare legato soprattutto alla presenza di una specifica proteina, chiamata tropomiosina, considerata l'allergene più importante.
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