lunedì 10 giugno 2013

Tutto il bene nascosto nel granello di sale

Tutto il bene nascosto nel granello di sale 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento


L'eccesso di sale, si sa, può creare solo problemi all'organismo umano. Aumenta il rischio di ipertensione e quindi rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardine cerebrovascolari. Tuttavia anche il cloruro di sodio può avere aspetti positivi, che a lungo sono rimasti nascosti ed ora emergono grazie a due studi pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature. In questo caso, però, a "reagire" con il sale non sarebbero le pareti dei vasi sanguigni e i reni, quanto piuttosto le cellule che entrano in gioco nella risposta immunitaria dell'organismo. In particolare ricercatori di Boston e del new Haven hanno individuato un particolare sensore molecolare che sarebbe capace di registrare la concentrazione di sale e addirittura di portare, in base a questo parametro, alla differenziazione di particolari cellule della famiglia dei linfociti T, chiamate Th17. Il ruolo di queste unità cellulari consiste nella lotta ai batteri come stafio e streptococco o ai miceti. Da questa osservazione, quindi, nasce una possibile teoria che spiega l'importanza del cloruro di sodio nell'alimentazione: il sale poteva essere un elemento chiave nei passaggi che conducono alla risposta contro questo tipo di infezioni. Peraltro, sull'altro piatto della bilancia occorre porre anche che l'eccesso di sale potrebbe essere anche alla base dello sviluppo del gran numero di patologie autoimmuni che si osserva negli ultimi tempi. In tutti i casi, si tratta di due studi da sottolineare per gli aspetti conoscitivi che offrono alla scienza.
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