martedì 11 giugno 2013

Diabete, difficile cambiare le cure

Diabete, difficile cambiare le cure 

Materiale editoriale - Descrizione e modalità di aggiornamento

Arriva dagli esperti un allarme sull'approccio terapeutico al diabete. Da un esame dei dati sull'impiego dei farmaci nei 320 Centri di diabetologia aderenti al progetto Annali AMD (Associazione Medici Diabetologi), rappresentanti quasi il 50 per cento di quelli operanti in Italia, emerge un dato significativo e cioè: "un forte ritardo nel cambiare terapia, quando questa mostra dei limiti - segnala Carlo Giorda, neopresidente della Fondazione AMD". Trascorrono in media due anni prima che la cura non più pienamente efficace venga modificata, cambiando tipo di farmaco antidiabete, aggiungendone altri alla terapia di base con metformina o passando all'insulina. Il problema è che quasi un terzo della popolazione diabetica risulta curato in modo inadeguato, tanto che un malato su due sopra i 65 anni viene curato con farmaci che non funzionano come dovrebbero e continua ad esserlo per altri due-tre anni prima del cambio di terapia. A provare questa situazione, secondo Giorda, basta un dato molto semplice: il passaggio all'insulina avviene quando i valori di emoglobina glicata sono elevati, tra 8 e 9. Numeri così alti per questi parametri, che indicano la situazione della glicemia nel periodo precedente al test, indicano che il cattivo controllo della glicemia va avanti da mesi.
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